QUATTRO DITA (L’UOMO DI CARTA)

Categorie: Milo Manara
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Pubblicato il: Dicembre 29, 2010
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Un Manara che per una volta distoglie lo sguardo dall’erotismo esplicito del corpo femminile, per renderci partecipi dell’erotismo implicito di un paesaggio selvaggio. 
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Esiste un boschetto della fantasia in ciascuno di noi, che qui diventa una prateria, riversata con carta e penna in fumetto dall’arte di Milo Manara, un west che non è solo un west geografico, ma anche un west dell’anima e un west della società, con questi indiani molto simili alla natura ribelle degli indiani metropolitani di fine anni ’70 e le truppe della cavalleria allegoria equestre dei celerini che presidiavano le piazze della protesta.
Storia pubblicata a puntate in Italia per la prima volta sulla rivista Pilot a partire dal primo numero del dicembre del 1981, e ristampata più volte nel corso degli anni, primo capitolo di una saga che si è fermata a questo primo capitolo, fumetto di un Manara che per una volta distoglie lo sguardo dall’erotismo esplicito del corpo femminile, per renderci partecipi dell’erotismo implicito di un paesaggio selvaggio.
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http://www.anobii.com/ilvignettificio/ 

TANGO

Categorie: Sergio Staino
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Pubblicato il: Dicembre 27, 2010
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Un dream team a raccolta per raccontare le convulsioni di un partito comunista non più capace di sognare. 
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Raccolta dei primi dieci numeri di Tango, inserto satirico settimanale dell’Unità dal 1986 al 1988, foglio che sotto la regia di Staino raccolse un vero e proprio dream team di talenti vignettistici dell’epoca: l’irriverente Vincino, la già formidabile ElleKappa, il giocoso Angese, il consistente Giuliano, uno statuario Altan, uno stralunato Pazienza e molti altri, il tutto accompagnato dai commenti, satirici e no, di autori come David Riondino, Michele Serra, Francesco Guccini e Gino e Michele.
Punto di passaggio tra la precedente satira anarcoide del “Male”, dal quale comunque eredita molte firme, e la nuova satira “di sinistra”, portata avanti negli anni novanta da altre riviste altrettanto importanti come “Cuore” e, in televisione, dalla banda di Serena Dandini.
Una satira interna al partito comunista rivolta in gran parte al partito, molto fantasiosa e ricca artisticamente, forse un poco all’acqua di rose, innocua per qualsiasi blocco di potere solido come un ceppo d’ebano, quando basta invece a dare una mano a far sgretolare quell’edificio di pasta frolla che era diventanto il PCI di fine anni ottanta, alla vigilia di quel lungo travaglio che porterà al dissolvimento del vecchio partito e alla nascita del PDS.
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KARAOKETTO

Categorie: Giorgio Forattini
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Pubblicato il: Dicembre 12, 2010
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Uno sguardo dapprima sofisticatamente erotico, poi sciattamente pornografico, sulle seghe mentali dei comunisti nel periodo 1973-1994. 
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Raccolta di duecentodieci vignette apparse su “La Repubblica”, “La Stampa”, “Panorama”, “L’Espresso”, nel periodo che va dal 1973 al 1994, dai primi accenni di quello che sarà il compromesso storico allo scioglimento della camera che porterà all’ascesa al potere di Silvio Berlusconi, in un’Italia ancora scossa da tangentopoli, che votò il vecchio che avanzava convinta di aver dato fiducia al nuovo che avanza (ma tutto questo Forattini non lo sa…).
Volume che è un diario impietoso e spietato delle convulsione dei comunisti italiani di quel periodo, con tutte le loro seghe mentali, dapprima illustrate con sofisticato sguardo erotico, infine con banale sguardo pornografico, coerentemente con quella sciatteria artistica che andrà a caratterizzare Forattini dagli anni novanta in poi.
Da segnalare, invece, la grande forza espressiva delle vignette degli anni ottanta, molto spesso in grado di fare a meno della componente testuale, lasciando la spada dello sberleffo tutta in mano alla fantasia grafica del suo autore. Geniale, a mio giudizio, la vignetta a pagina 44, in cui il compromesso storico viene riassunto nell’immagine di una falce e martello trasformati in una grossa spilla da balia, con un Moro, con i muscoli tesi per lo sforzo, che cerca di mettere in sicurezza la punta dentro la sicura.
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