Chiunque si trovi ad amare questo bel libro vuol dire che è una persona bella d’amare.
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La guerra è un fiume carsico, non fatto d’acqua ma di lamette, che lasciano ferite che affiorano e poi scompaiono. Che combinate all’evidente difficoltà, nell’Israele degli anni ’70, nell’avere sotto mano profilattici quando si accende in maniera non prevista il fuoco della passione, condizioneranno nel bene e nel male la vita dei tre protagonisti, Avram, Orah e Ilan, così magistralmente raccontati in questo lungo e bellissimo romanzo da un Grossman in odore di Nobel.
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Le recensioni de il Vignettificio
A UN CERBIATTO SOMIGLIA IL MIO AMORE
SCOMODOSO
“La mafia non esiste. Ma Dalla Chiesa non lo sapeva.”
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In 251 pagine le vignette di Giorgio Forattini del periodo Maggio 1982 – Agosto 1983, carellata di ordinaria amministrazione artistica con pochissimi spunti sopra la media, una verve satirica che spesso lascia spazio ad un inedito spirito giocoso, unica chiave di lettura interessante di questo volume.
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300
“Pronti a morire. Pensano di sapere cosa significhi.”
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L’epica è greca, la retorica alfieriana per questa graphic novel di Miller, capolavoro dell’arte figurativa, rivisitazione della battaglia delle Termopili, pubblicata per la prima volta nel 1998, in cinque albi mensili (Onore, Dovere, Gloria, Combattimento e Vittoria) per i tipi della Dark Horse Comics in tavole da doppia pagina, storia poi raccolta in volume unico nel 1999, con cambio di formato. Layout, quest’ultimo, ripreso dalla Magic Press per l’edizione italiana.
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