Consigliato a tutti quelli che “nel 68 erano a Casalecchio di Reno”!
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Raccolta di opere di Andrea Pazienza pubblicate sulla rivista satirica “Il Male” nel periodo 1978-1980. Per chiarire la poetica di questo volume basta citare il testo di una delle vignette delle prime pagine: “Sono nato per sbaglio in una caserma di pompieri. Il parto, come ebbero in seguito a rimproverarmi, fu lungo e difficile, e mi valse il nomignolo di Vincenzo. Mio padre era allora sovraintendente alla furia d’accesso, mia madre era, ed è, una clandestina. Ma di tutto questo sorridersi d’eventi, non conservo che un ricordo crudo. Fui l’unico in famiglia a tagliarmi i fianchi, per avere delle tasche anche da nudo”. Una poetica fatta di nonsense e cazzeggio, dentro la quale affiorano lampi di introspezione e cattiveria, come verdure prelibate venute a galla in un minestrone fatto bollire dall’energia creativa dell’autore, anticipatrici di un menù più tipico del Pazienza successivo.
Fenomenale il tratto grafico e l’esplosione di invenzioni stilistiche, nelle quali si può osservare, a volte, ancora l’influenza di Moebius, punto di riferimento imprescindibile dell’ambiente fumettistico d’avanguardia di quei tempi.
Consigliato a tutti quelli che “nel 68 erano a Casalecchio di Reno”!
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La terza faccia della medaglia!
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