“Le parole possono essere paragonate ai Raggi X; se si usano a dovere, attraversano ogni cosa. Leggi, e ti trapassano.”
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Se “1984” è la trasposizione in chiave geopolitica dei turbamenti del “Mondo Nuovo”, il “Mondo Nuovo” è la trasposizione in chiave sociologica dei turbamenti di “1984”. Due disutopie così opposte eppure identiche, accumunate dalla stessa aberrazione del Potere che pretende di farsi Dio, la stessa ossessione di deviare il cammino dell’umanità verso il proprio Paradiso di fuoco e fiamme, ovvero il proprio Inferno di piacere e benessere.
È il mondo nuovo di Huxley un mondo completamente diverso da quello attuale, un mondo dove la musica è registrata su rulli, le automobili sono volanti, il cinema è odoroso, la procreazione è industrializzata, le caste legalizzate, le orge benedette, eppure un mondo perfettamente sovrapponibile al nostro. Non merito delle capacità profetiche dell’autore, ma ennesima testimonianza della capacità di ogni grande artista, in grado di guardare tanto più avanti nel futuro, tanto più è in grado usare la propria sensibilità per scrutare in profondità la natura dell’animo di ciascuno di noi.
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La terza faccia della medaglia!
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