Alla fine di questo libro non mi è rimasto cosa ho letto ma quello che provai leggendolo.
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Alla fine di questo libro non mi è rimasto cosa ho letto ma quello che provai leggendolo. Come una lumaca messa sotto sale, mi purgò l’umore da certe paturnie del momento, contribuendo a rendermi la vita più digeribile. Nell’aria c’era di nuovo odore di primavera e la stessa primavera vedevo riflessa tra le pagine di questo libro, letto d’un fiato in una sola giornata, e che si rivelò una boccata d’ossigeno tanto potente da riuscire ad ossidarmi l’anima, donandomi quella lucidatura sarcastica che ancora oggi mi accompagna, fatto curioso per un libro che poi non è ne più ne meno che la narrazione sublimata della più classica storia d’amore, ai tempi dell’adolescenza, quando è epico persino starnutire. Sarei curioso di rileggerlo e confrontare l’impressione che ne potrei avere adesso ad anni di distanza. Ma anche no.
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